Ciao in questo blog verranno pubblicate le migliori ricette Napoletane e tante altre cose sfiziose
domenica 2 aprile 2017
ALCUNE COSE CHE NON SAPEVI SUI FIARIELLI
Nella cucina tradizionale napoletana il contorno che non può mai mancare in tavola, per un pranzo "come si deve", sono i friarielli. Una varietà della cima di rapa tutta campana, piccantina e amarostica, che si cucina soffritta in olio d'oliva (anticamente nello strutto) con aglio, sale e un pizzico di peperoncino.
Il nome friariello, secondo alcuni, deriverebbe dal castigliano "frio-grelos" (broccoletti invernali), mentre altri ritengono che derivi dal verbo napoletano frijere (friggere).
Bisogna fare sempre molta attenzione ad ordinare i friarielli nelle giuste località. Per friarielli, infatti, in alcune zone (anche della Campania) si intendono i peperoni nani verdi dolci, detti puparulille friarielli (conosciuti anche come "friggitelli" nel Lazio), verdura che pure si cucina fritta.
I friarielli napoletani formano un binomio perfetto, quasi indissolubile, con la salsiccia di maiale, di cui sono il contorno indiscusso. Come recita un antico detto napoletano: «'A sasicc' è 'a mort d' 'o friariell'». Un'accoppiata tanto vincente da finire anche sulla pizza e diventare una vari da strada, il binomio "salsiccia e friarielli" va per la maggiore, e sono tante le rosticcerie che vendono panini farciti al momento o calzoni con questo gustoso ripieno.
Sono un'eccellenza agricola, i friarielli, coltivata nell'intera Campania, ma particolarmente tipica della zona a nord-est di Napoli. Una volta erano coltivati anche nel capoluogo, in particolare sul Vomero, che era infatti noto come "'o colle d' 'e friarielle".
Un contorno dalle umili orgini, ma che ha saputo guadagnarsi un enorme successo per il suo straordinario sapore.
Secondo quanto riferisce Enzo Falco sul portale saperigolosi.it, il Comitato Abitanti Materdei di Napoli (che ogni anno organizza la “Festa del friariello”), dopo indagini molto approfondite, avrebbe scoperto che il friariello, come contorno, sarebbe nato proprio nel quartiere di Materdei nel lontano 1694.ante ormai tradizionale, insieme alle più classiche Margherita e Marinara.
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